Mostra del fancazzismo
Siete fieri della caricatura, dello scarabocchio, del fumetto che avete disegnato sul bordo del quaderno, quando ahimè non seguivate la lezione?
Anche quest'anno il Collettivo offre visibilità a tutte queste opere d'arte!
Sono ammessi alla mostra tutti i lavori, anche risultati di momenti o artisti diversi, frutto del fancazzismo di noi studenti nel corso delle ore scolastiche, realizzati in formato A4. Le opere devono essere consegnate entro e non oltre il 28 maggio agli studenti incaricati nelle scuole:
- Ragioneria: Madalina Taut, classe 5BP
- Classico: Patrizia Sfameni, V Bil
- Artistico: Edoardo Meda, 2A - Ruggero Marzone, 2A
- Scientifico sede: Myriam Fayad 2A CHB - Gabriele Fiorito 2A CHB
- IPR: Federica Vilardo 3 OIT
- Magistrali sede: Andrea Del Grosso 4A tecnologico
- Magistrali succursale: Yaele Sestito 2C sociale - Giulia Allegri 3A sociale
o direttamente alla sede del Centro di Volontariato in via Xavier de Maistre, 19 ad Aosta (prima del cinema de la Ville) dove avrà luogo l'esposizione, scrivendo sul retro del foglio o allegando con esso Nome e Cognome, indirizzo mail, scuola e classe frequentata.
Sono previsti premi per diverse categorie.
Sarà possibile esprimere il proprio voto una sola volta per le diverse categorie su un'apposita scheda che si potrà trovare al bancone del CSV o nel corso delle serate di apertura e chiusura della mostra.
CINEFORUM - MERCOLEDI' 15 GIUGNO
Il futuro del mondo passa da qui
(City veins)
Anno: 2010Durata: 63 min
Regia: Andrea Deaglio
Produzione: Niccolò Bruna (Colombrefilm) – Babydoc film
Con il sostegno di: Piemonte Doc Film Fund
Sviluppato con il supporto di: DocuRegio (2008)
In un giorno d'autunno sopra un ponte alla periferia della mia città ho scattato una fotografia. Un
paesaggio naturale attraversato da un grande fiume. A ogni nuovo scatto quello spazio svelava qualche
particolare in più di se stesso dando la sensazione che qualcosa lì dentro stesse respirando e pulsando,
nascosto dal resto del mondo.
Strade sterrate che diventano labirinti, città, universi. Uomini che si muovono nella vegetazione sospesi
fra terra e acqua.
Angelo, Gerardo e gli altri contadini, reclamano la proprietà di quelle terre che da molti anni hanno
occupato e strappato al degrado.
Roky, Darius e Jasmina vivono in un accampamento informale sulle sponde del fiume con oltre cinquecento
persone.
Frida va alla ricerca dell'eroina in un grande mercato di droga.
E là dove finiscono tutte le strade cittadine, si è sistemato Reno, dopo aver perso la casa e il lavoro.
È stato morto un ragazzo. Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia
Di Filippo Vendemmiati
Il video è allegato all'omonimo libro che ripercorre le vicende umane e giudiziarie legate alla morte di Federico Aldrovandi, avvenuta a Ferrara alle sei di mattina del 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia. Da quella vicenda scaturì un'inchiesta giudiziaria, inizialmente destinata all'archiviazione, e un processo, che in primo grado il 6 luglio del 2009 si è concluso con la condanna a 3 anni e sei mesi di quattro agenti.
La storia viene ricostruita attraverso testimonianze ufficiali e il racconto si sviluppa sotto la diretta consulenza degli avvocati di parte civile e dei familiari del ragazzo, che approvano e collaborano al progetto: la prima parte è dedicata ai fatti e ai misteri, la seconda al processo e a suoi numerosi colpi di scena, mentre il finale, partendo dagli interrogativi rimasti insoluti, tenterà una spiegazione verosimile degli avvenimenti.
Il titolo scelto, È stato morto un ragazzo, fa riferimento alla vicenda di Gabriele Sandri, tifoso della Lazio ucciso in un autogrill da un proiettile vagante, partito dalla pistola di un poliziotto. La frase, tanto sgrammaticata quanto efficace, fu pronunciata da un collega del poliziotto, e rappresenta bene anche le ambiguità della tragedia di Federico, in bilico tra omicidio e casualità.
È stato morto un ragazzo. Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia
Di Filippo Vendemmiati
Il video è allegato all'omonimo libro che ripercorre le vicende umane e giudiziarie legate alla morte di Federico Aldrovandi, avvenuta a Ferrara alle sei di mattina del 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia. Da quella vicenda scaturì un'inchiesta giudiziaria, inizialmente destinata all'archiviazione, e un processo, che in primo grado il 6 luglio del 2009 si è concluso con la condanna a 3 anni e sei mesi di quattro agenti.
La storia viene ricostruita attraverso testimonianze ufficiali e il racconto si sviluppa sotto la diretta consulenza degli avvocati di parte civile e dei familiari del ragazzo, che approvano e collaborano al progetto: la prima parte è dedicata ai fatti e ai misteri, la seconda al processo e a suoi numerosi colpi di scena, mentre il finale, partendo dagli interrogativi rimasti insoluti, tenterà una spiegazione verosimile degli avvenimenti.
Il titolo scelto, È stato morto un ragazzo, fa riferimento alla vicenda di Gabriele Sandri, tifoso della Lazio ucciso in un autogrill da un proiettile vagante, partito dalla pistola di un poliziotto. La frase, tanto sgrammaticata quanto efficace, fu pronunciata da un collega del poliziotto, e rappresenta bene anche le ambiguità della tragedia di Federico, in bilico tra omicidio e casualità.
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