Dopo un'occupazione, fatta da studenti lavoratori e precari ed improntata sulla liberazione di uno spazio simbolo del degrado sociale nel quartiere dell'Albergheria , in cui la precarietà e la disoccupazione rappresentano la normalità, è arrivato lo sgombero da parte dei carabinieri.
Risulta impensabile che in una città come Palermo e in particolare all'Albergheria, che vive da anni l'emergenza abitativa e l'assenza dentro i quartieri popolari di spazi di aggregazione sociale liberi dal profitto, possano esistere decine e decine di spazi pubblici abbandonati per l'incuria delle istituzioni funzionali solo alla speculazione edilizia.
In una Palermo malgovernata dal sindaco Cammarata che ha tagliato servizi sociali, politiche di assistenza sociale e abitativa e sussidi, e in cui aumentano il costo della TARSU (tassa per l'immondizia) e il costo dei trasporti pubblici (il biglietto dell'autobus è arrivato fino a 1euro e 30) i giovani palermitani sono costretti alla disoccupazione come condizione endemica o come unica alternativa all'emigrazione di massa tornata ai livelli degli anni '60.
In una Palermo blindata e militarizzata per la visita del presidente del Consiglio Berlusconi che aprirà il 4 maggio i lavori di un convegno del Partito Popolare Europeo, nella capitale della disoccupazione e della precarietà in perenne emergenza abitativa aggravata ancor di più dalla crisi economica, l'unica preoccupazione delle istituzione locali è quella di reprimere e sgomberare coloro che occupano spazi e vogliono portare avanti progetti sociali volti ad un cambiamento reale di questa città.
La nostra risposta a questo sgombero sarà quella di rilanciare la lotta tornando a liberare altri spazi occupandoli nei prossimi giorni!
Laboratorio occupato Vittorio Arrigoni - Palermo
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