mercoledì 9 marzo 2011

Un altro 8 marzo è passato...

Un altro 8 marzo è passato silenziosamente sotto i nostri occhi: mimose comprate pronte a marcire nei vasi, auguri vuoti e omologati, superficiali festeggiamenti di un'annuale ricorrenza.
Lo stesso 8 marzo è stato però un momento di lotta nelle mani di coloro che, contrariamente al pensiero unico e al conformismo dilaganti, alzano la testa e propongono una visione critica della società attuale.
Le ragazze e i ragazzi del Collettivo hanno svolto negli ultimi mesi un lavoro di approfondimento sulle tematiche di genere, approfondendo la questione sotto diversi aspetti: dall'aborto, alle discriminazioni sul lavoro e la disoccupazione, dalla mercificazione dell'immagine della donna, al fondamentale diritto all'autodeterminazione.
Dopo essere scesi in piazza in occasione dell'appello nazionale “ Se non ora quando” hanno deciso quindi di organizzare un momento di riflessione e di lotta, avviato con una Rappresentazione Teatrale che ha visto toccati gli argomenti più vari: dal diritto di voto a quello di divorzio, dalla legge 194 alla Delibera Ferrero.
Il ricco dibattito sorto durante l'Autoinformazione pomeridiana, a cui non solo hanno partecipato studenti medi e universitari ma anche lavoratori delle più diverse età, ha permesso una maggiore comprensione del documentario “ Il Corpo delle Donne” proiettato la sera stessa, prima proiezione del Cineforum “Pellicole Luminose”, finanziato grazie alla partecipazione al Bando Giovani in Moto, che nonostante si concentri solamente sulla rappresentazione della donna nella televisione italiana è un buon documento di base per intuire come il potente mezzo di informazione televisivo influenzi la nostra società e condurci a una considerazione più ampia di quelli che sono i meccanismi di questa e quindi comprendere più profondamente le problematiche alle quali ci indigniamo, in questo caso la questione femminile.
Questa non è la voce di chi dinnanzi agli scandali sessuali del nostro premier si è svegliato da un lungo sonno: noi ci siamo sempre state, nelle lotte studentesche e in quelle territoriali, nei movimenti per i diritti dei lavoratori e in quelli per i migranti..
E' ora di acquisire una reale parità dei sessi, di prendere possesso del proprio corpo e della propria libertà, di uscire dalla passività quotidiana che ci imprigiona in gabbie di indifferenza!
Come collettivo abbiamo cercato, cerchiamo e cercheremo di offrire una boccata di ossigeno, di ricambio culturale, a tutti coloro che come noi si sentono ristretti da questi monti.
Innanzitutto vi invitiamo alle prossime proiezioni e iniziative, vi terremo aggiornati attraverso facebook, il nostro blog e “ Que corra la Voz” il nostro organo di stampa.

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