31 ago. - (Adnkronos) - L'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha comunicato che "ieri presso la Casa Circondariale di Aosta, lo stesso detenuto dei nazionalita' marocchina che lo scorso 27 agosto aveva aggredito un sovrintendente di polizia penitenziaria, all'uscita dal locale docce ha minacciato l'agente presente con un punteruolo ricavato da un cucchiaio in cui era stato incastonato un tagliaunghie".
"Per riportare la calma sono dovute intervenire circa 10 unita' di polizia penitenziaria, in quanto il detenuto sembrava un vero e proprio forsennato - spiega in una nota Leo Beneduci segretario generale dell'Osapp - che dopo diverso tempo sono riuscite ad immobilizzare il soggetto, non senza avere riportato contusioni e graffi in varie parti del corpo e un ispettore persino un morso ad un gomito"."Nella stessa giornata di ieri poi - indica ancora l'Osapp - sempre nel carcere dei Aosta, l'ulteriore 'caso isolato' per dirla come l'attuale direttore dell'istituto, di due detenuti di nazionalita' italiana barricatisi nelle rispettive celle con in mano delle bombolette di gas (dei fornellini in uso per la cottura dei cibi) con cui minacciavano di dare fuoco agli ambienti, desistendo dall'intento solo dopo una lunga trattativa". Senza dimenticare che "il personale di polizia penitenziaria che era entrato in servizio alle 8,00 di ieri nel carcere di Brissogne e' potuto smontare solo alle 21,00 e questo avviene sempre con maggiore frequenza".Sempre secondo l'Osapp: ''Tutto quello che sta accadendo non ha precedenti nella storia del carcere di Aosta ed e' probabile che avvenga per l'attuale organizzazione interna della struttura e per le modalita' di approccio e di rapporto con la popolazione detenuta, volute dal vertice della struttura".
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